IL MIO DON MI HA CHIESTO UN PICCOLO ARTICOLO SULLA GMG, E IO HO PRODOTTO. RIPRENDO LE COSE GIA' RACCONTATE, E LE PASTICCIO UN PO', MA IL TEMPO E' POCO E L'ISPIRAZIONE UN PO' CARENTE. SPERO POSSA APPREZZARE LO STESSO!!
"I piedi per terra e il cuore in cielo".
Ecco la mia GMG.
In questa avventura a Madrid, ho davvero riscoperto la
bellezza della terra.
La terra continua a ricordarmi la bellezza dello sporcarci
le mani, la vita spesa con fatica, il servire... è verità, è il luogo dei
pellegrini, degli umili. Mi ricorda Maria, donna della terra, che nella sua
umiltà ha potuto essere incoronata Regina del Cielo...
Anche noi di terra ne abbiamo vista tanta, in questi giorni.
Abbiamo dormito per terra, abbiamo spesso mangiato seduti per terra, abbiamo
seguito celebrazioni e catechesi, senza paura di essere scomodi. Per una
settimana intera abbiamo condiviso le "camere", i "bagni",
le docce fredde con centinaia di altri giovani, senza comodità, le giornate a
Madrid non erano all'insegna del lusso.
E ringrazio Dio di averci fatto vivere in maniera scomoda,
in contatto diretto con la terra, perché è questo l'unico modo per capire cosa
è davvero importante, nelle fatiche si impara l'essenziale, la bellezza della
vita così com'è, senza troppi sfronzoli.
In queste giornate di essenzialità abbiamo imparato che
l'unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno è Dio. Ma non è stata una
scoperta triste...
Perché Dio dona la gioia!
E allora non possiamo stupirci se sotto il sole a picco,
nell'aerodromo di Quatro Vientos, regno di polvere e terra asciutta, la gente
ha avuto il coraggio di ballare, cantare, far festa nonostante tutto... E' la
forza di quel Dio che ci ha amati a tal punto da morire e RISORGERE per tutti
noi! Come possiamo essere tristi!
Scoprire, nonostante il tempo avverso, la bellezza del
ritrovarci da tutto il mondo per condividere la gioia di Cristo risorto,
giovani che hanno voglia di spendersi per Gesù, ci ha fatto traboccare il cuore
di gioia.
Abbiamo scoperto quanto non siamo soli.
Nessuno aveva paura di parlare con persone di colore
diverso, che venivano da nazioni diverse, con diverse culture... anche se era
la prima volta che ci incontravamo, è stato come conoscerci da sempre.
Ho provato l'esperienza bellissima di sentirmi cittadina del
mondo, è stato facile vedere negli altri dei fratelli, pensate, una
"riunione di famiglia" di due milioni di persone!
E in tutto questo far festa non è mancato l'incontro con
Cristo, l'emozione di ritrovarci tutti in silenzio, inginocchiati davanti a
quello che in apparenza è soltanto un pezzetto di pane.
Siamo usciti trasformati da questo incontro.
Ognuno con un segreto di felicità in più dentro al cuore, ed
è stato Gesù a lasciarcelo.
Nemmeno quando ha iniziato a piovere (e non poco), quando il
vento si è fatto forte, i rifugi improvvisati volavano via e l'acqua si
infilava da tutte le parti... nemmeno allora ci siamo lasciati scoraggiare!
"Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i
venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata
sopra la roccia".
Abbiamo proprio imparato cosa vuol dire!
Così non resta che ringraziare il Signore per i doni che mi
e ci ha fatto in questi giorni colorati, per i piccoli miracoli che ha fatto
sbocciare dentro ciascuno di noi, perché il nostro cuore ha avuto il coraggio
di abitare il cielo.
Signore grazie, perché mi regali una vita grande e
bellissima.
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