Così il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, "…Piangerò". " La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…" " E' vero", disse la volpe. " Ma piangerai!" disse il piccolo principe. " E' certo", disse la volpe. " Ma allora che ci guadagni?" " Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".

domenica 25 settembre 2011

Sermig: un sogno disarmante


Il Sermig mi ha fatto sognare DA MORIRE.
E si vedeva! Ascoltavo incantata il ragazzo (Daniele) che ci ha accompagnato a visitare l'arsenale della pace, non riuscivo nemmeno a porre delle domande perchè... ero stregata da quel mondo così bello che sembrava un sogno ad occhi aperti. E forse lo è! Un sogno ad occhi aperti... che si è realizzato.
La Tere continuava a fare un sacco di domande, era molto interessata, la Robi sorrideva in continuazione e sognava ad occhi aperti.
E' sconvolgente pensare che il sogno di una manciata di ragazzi possa tradursi in una realtà simile...!
"La bontà è disarmante!"


Daniele è stato davvero bravo, ha saputo spiegarci tutto alla perfezione.
Siamo saliti in macchina straripanti di entusiasmo (l'unico leggermente più scarico era Michele, forse perchè non era troppo in forma) a sparare proposte, progetti...
Fatica.
Fatica perchè il grande sogno della RObi, ma in fondo in fondo anche mio e (credo) della Tere, è buttare in aria un "sermig parafrasato" in stile Sidamo, senza magari gente che fa la scelta di consacrarsi, ma come laici che vivono sotto lo stesso tetto e si spendono 24h al giorno per i giovani e per l'Etiopia. Siamo dell'idea che i campi sono una meraviglia, ma ci vuole dell'altro. Se vogliamo donare la vita, dobbiamo donarla tutta, non due giorni a settimana!
I problemi sono tanti, infatti già dopo un'oretta che ne discutevamo sulla macchina l'entusiasmo era calato. Ci vuole gente, la Tere parte, io studio, chi chiamiamo, le famiglie non va bene, la gente se si sposa ha bisogno di intimità e non sarebbe l'ideale, a chi diciamo, non vuole nessuno, etc etc...
Alla fine di tutto ne esco scossa e felice. Penso che ci sia bisogno di pregarci su, di sognarlo tanto.
In fondo i sogni grandi grandi credo abbiano bisogno di tanto tempo, grossa fatica e tanta perseveranza per venire alla luce.
Ma mi hanno colpito gli occhi di Daniele, che fa tutto quello che dovrebbe fare nella sua vita, è felice, il suo posto è lì al 100% e lui l'ha trovato. Vorrei avere lo stesso luccichio negli occhi, quando parlo di quello che faccio.
Voglio spendere la mia vita al mille per cento.
"Una cosa sola ti manca: và, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi."
TUTTO quello che hai! E il tesoro c'è anche sulla terra!!
Voglio trovare un sogno chiaro e distinto (oggi mi ha dato tanti indizi e spunti) su cui puntare e giocare tutta la vita. Voglio fare delle scommesse grosse, delle scelte super radicali.
Il segreto della felicità è un cuore innamorato.

Harambèe


Sono distrutta, alla fine di due giorni carichi di emozioni ma anche fisicamente faticosini =)
Proverò comunque a raccontare qualcosa a caldo!
L'harambèe non è stato bello tanto per la gente, quanto per gli amici e per Don Bosco.
Sono partita sabato pomeriggio con Tere e Robi, in ritardo come al solito (ma non troppo).
Abbiamo riso un sacco, siamo dei disastri! Ne combiniamo di tutti i colori.
Ma il bello è quanto siamo riuscite a condividere A FONDO!!
Io in questi giorni mi sono davvero accorta di voler profondamente bene a loro, forse addirittura più di quanto credevo prima.
Ci siamo lasciate entusiasmare da tutto, abbiamo parlato di tante cose serie e di tante cose che di serio non hanno nulla.
All'inizio è stato un po' triste accorgerci di essere (con Ifa e don Giuliano, che ci hanno raggiunte dopo) le uniche rappresentanti della nostra ispettoria, mentre le altre erano vive e attive, e avevano organizzato un po' di momenti.
Sono riuscita a visitare -da sola- l'esterno della casetta di Giovannino e la cappella a Maria Ausiliatrice... ma non riesco a pregarti troppo Signore...
COmunque è stata un'emozione grossa sapere di essere nel posto in cui è nato e vissuto don Bosco, è incredibile che da una catapecchia (ancora una volta) sia nato uno che ha cambiato il mondo e ha salvato giovani di intere generazioni.
Durante il rosario Missionario itinerante, la sera... mi sono emozionata quando Tere mi ha abbracciata. E' stato come se, per un momento, tutti i momenti d'emozione che faccio fatica a vivere ultimamente si fossero risvegliati d'improvviso.
Ho pianto di nascosto, mentre pensavo alla mia amica coraggiosa, e sono stata felice di avere lei accanto.
La sera è stata bella: oltre al rosario, la buona notte della madre generale, di una dolcezza estrema, che quando parla infila tutto il suo cuore in ogni sillaba che pronuncia.
I fuochi d'artificio, i bans e... abbiamo tirato tardi a chiacchierare di cose bellissime, serissime, scherzose, coinvolgenti.
Più che mai sono stata felice di avere Tere accanto, e l'ho sentita amica amica amica!!

La domenica è iniziata in maniera strana... la Robbi era scomparsa!!
Lei è una maestra delle sparizioni =)
Ma poi l'abbiamo ritrovata in chiesa durante l'adorazione.
Che ho fatto male, perchè pensavo a tutt'altro benchè cercassi di concentrarmi e sbadigliavo in continuazione... disastro disastro.
Poi siamo andate a Valdocco (meraviglia, cosa è diventata la tettoia del primo oratorio!!) e il rettor maggiore ha consegnato il crocifisso a Tere, Sara ed Andrea (e chiaretta e il cucciolo in pancia di sara). Anche lì ho vissuto emozioni grosse grosse, sono riuscita a commuovermi, e la tere è stata INVIATA come missionaria salesiana dal rettor maggione. A portare Cristo. Come salesiana, per i giovani.
Che passo enorme e importantissimo.
Dopo pranzo con Michele (che ci ha raggiunto nel frattempo) siamo andate al Sermig, e i sogni hanno preso il volo.
Ma questa è un'altra storia.
(Scusami per quanto sono sintetica e poco poetica ma.... la stanchezza fa brutti scherzi!!)

domenica 18 settembre 2011

Il più grande spettacolo

Reduce dal Meskerem.
E' stato, con le sue sorprese e le sue mille sfaccettature, il mio mondo in un pomeriggio.
Ragazzi, Etiopia, Salesiani, Amici, Preghiera, Sogni...
Dimmi se è poco!!
Dei messaggi bellissimi che mi hanno scaldato il cuore, da parte del nuovo ispettore, di Giacomo da Zway, di don Giuliano...
Mi ha colpito Don Giuliano quando ha detto di non raccontarci favole: l'Etiopia (come tutta l'Africa) è un posto TERRIBILE. Dove si vedono cose che nessuno al mondo dovrebbe mai vedere, nè provare.
E noi siamo lì per cercare nel nostro piccolo di ribellarci a questo inferno.
Mi ha fatto riflettere. Non si va in Etiopia perchè "è bello", perchè si raccontanto "favole" sull'africa e sulla sua popolazione accogliente.
Se andrò in Africa devo imparare ad andarci per conoscere, accogliere, amare, rispettare, per rendermi conto dell'inferno che c'è lì e spendermi (anche solo con un sorriso, una carezza) per scaldare un po' il cuore a queste povere persone.
Il fatto che poi succeda quasi a tutti che il cuore si scaldi anche a noi, che andiamo giù, è un'altra (meravigliosa) storia.
Devo ricordarmi, in questi mesi che mi separano da questa (ora un po' più ufficiale) partenza, che vado giù per fare fatica, non per rubare ringraziamenti.
Andrò giù a per cercare di donare una briciola di speranza, non per regalare un pacchetto di pan di stelle a qualcuno qua e là.
Dopo tutto questo però non posso dimenticare le parole di Giacomo: "io vado a letto alla sera alle nove e mezza con mia moglie, perchè sono distrutto e ho faticato tutto il giorno, e non ce la farei a star sveglio di più, ma quando sono sotto le coperte con mia moglie riusciamo a dirci: -oggi abbiamo dato tutto quello che potevamo dare, siamo distrutti, ma abbiamo vissuto fino in fondo, non potevamo vivere più di così. E siamo felici- ".

Al Meskerem abbiamo ballato, cantato, pregato, ho chiacchierato con tante persone stupende, ho rivisto tante persone disperse da tempo, sono stata salutata, abbracciata, festeggiata, ed è stato bellissimo. Le ragazze di isolaccia, Carlo e Simo, Claudio di Mirti... qualche Ferrarese reduce dalla GMG... Gente incontrata a qualche campo breve e rivista dopo secoli, abbracci, saluti... Che BELLO!!
E quando è arrivato il momento di scrivere il nome... Eravamo un bel po'! Che bello.
Ben TRE persone di Varese!!
Io, Alberto, Michele (anche se lo conosco poco poco)!!!
E che dire della Tere che partirà per ben DUE anni? Mi vengono i brividi e anche un po' di commozione solo al pensiero. Come faremo a stare per due anni senza un vulcano nel gruppo? Ma beh, abbiamo ancora un po' di mesi per godercela ancora. E poi andremo a trovarla la prossima estate!!
Siamo proprio uno spettacolo immenso!!! =)



sabato 17 settembre 2011

L'etiopia mi aspetta, lo so

 
Domani Ci sarà il Meskerem (festa do capodanno etiope), e forse potrò essere davvero felice, nel rivedere la materia prima del mio sogno tutta condensata in un piccolo spazio per un piccolo tempo.
Ora che ci penso, domani.... SCRIVERO' IL MIO NOME!
Quante volte ho sperato di arrivare a questo momento!
E forse ci siamo.
C'è un cartellone ogni anno, al meskerem... tutto bianco.
Alla fine della festa, dei racconti, dei giochi, della preghiera, arriverà il momento di scriverci su dei nomi.
I nomi delle persone che vogliono cimentarsi nell'avventura che prepara al mese in Etiopia.
Forse da domani arriverà il momento di fare sul serio. Perchè su quel cartellone ci sarà il mio nome, e lo scriverò io... con immensa felicità (e un po' di sano timore, che colora le attese).
Etiopia, domani imboccherò la strada principale per incontrarti.
EVVIVA!

Potrò ascoltare i ragazzi che sono tornati dal mese, vedere le loro foto, gustarmi i loro racconti, pregustarmi il futuro.
Potrò rivedere i ragazzi di isolaccia, qualcuno di mirti...
Aspetto domani per vivere di più.

PS: Mi è giunta una notizia MERAVIGLIOSA! La sere ha avuto il coraggio di pregare Maria, prima di iniziare il suo primo giorno di scuola. Spero che a breve ci sia un nuovo cuore infiammatissimo dell'amore di Cristo!
grazie per gli ENORMI miracoli che fai ogni giorno, specie per quelli inaspettati <3

mercoledì 7 settembre 2011

vorrei solo...


Sto un po' male.
L'università, i due esami mancanti, chimica in sospeso che è andata da schifo.
Non farò mai in tempo.
Sono sola.
Non so a chi chiedere aiuto.
Non so con chi studiare.
Sono nervosa per questo, rispondo male a tutti.
Faccio di ogni sciocchezza una tragedia.
Non riesco a stare tranquilla.
Non riesco a studiare bene.
Mi incaglio in continuazione e do la colpa a tutti.
Mi continuo a lamentare per niente.
Parlo male di tutti.
Senza accorgermi cerco pretesti per attaccare le persone.
Mia mamma mi ha detto una cosa che mi ha fatto un po' scioccare.
E' meglio se non ci penso.
Mi viene in mente Fabrizio.
Non riesco a controllarmi in nulla.
Vorrei fuggire da questa casa, ma in fondo dal mondo intero.
Penso all'Etiopia, ed è l'unica cosa che mi riesce a far sorridere un po'.
Signore aiutami, ne  ho troppo bisogno.

lunedì 5 settembre 2011

bollettino parrocchiale ^.^



IL MIO DON MI HA CHIESTO UN PICCOLO ARTICOLO SULLA GMG, E IO HO PRODOTTO. RIPRENDO LE COSE GIA' RACCONTATE, E LE PASTICCIO UN PO', MA IL TEMPO E' POCO E L'ISPIRAZIONE UN PO' CARENTE. SPERO POSSA APPREZZARE LO STESSO!!
 
"I piedi per terra e il cuore in cielo".
Ecco la mia GMG.
In questa avventura a Madrid, ho davvero riscoperto la bellezza della terra.
La terra continua a ricordarmi la bellezza dello sporcarci le mani, la vita spesa con fatica, il servire... è verità, è il luogo dei pellegrini, degli umili. Mi ricorda Maria, donna della terra, che nella sua umiltà ha potuto essere incoronata Regina del Cielo...

Anche noi di terra ne abbiamo vista tanta, in questi giorni. Abbiamo dormito per terra, abbiamo spesso mangiato seduti per terra, abbiamo seguito celebrazioni e catechesi, senza paura di essere scomodi. Per una settimana intera abbiamo condiviso le "camere", i "bagni", le docce fredde con centinaia di altri giovani, senza comodità, le giornate a Madrid non erano all'insegna del lusso.
E ringrazio Dio di averci fatto vivere in maniera scomoda, in contatto diretto con la terra, perché è questo l'unico modo per capire cosa è davvero importante, nelle fatiche si impara l'essenziale, la bellezza della vita così com'è, senza troppi sfronzoli.
In queste giornate di essenzialità abbiamo imparato che l'unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno è Dio. Ma non è stata una scoperta triste...
Perché Dio dona la gioia!
E allora non possiamo stupirci se sotto il sole a picco, nell'aerodromo di Quatro Vientos, regno di polvere e terra asciutta, la gente ha avuto il coraggio di ballare, cantare, far festa nonostante tutto... E' la forza di quel Dio che ci ha amati a tal punto da morire e RISORGERE per tutti noi! Come possiamo essere tristi!
Scoprire, nonostante il tempo avverso, la bellezza del ritrovarci da tutto il mondo per condividere la gioia di Cristo risorto, giovani che hanno voglia di spendersi per Gesù, ci ha fatto traboccare il cuore di gioia.
Abbiamo scoperto quanto non siamo soli.
Nessuno aveva paura di parlare con persone di colore diverso, che venivano da nazioni diverse, con diverse culture... anche se era la prima volta che ci incontravamo, è stato come conoscerci da sempre.
Ho provato l'esperienza bellissima di sentirmi cittadina del mondo, è stato facile vedere negli altri dei fratelli, pensate, una "riunione di famiglia" di due milioni di persone!
E in tutto questo far festa non è mancato l'incontro con Cristo, l'emozione di ritrovarci tutti in silenzio, inginocchiati davanti a quello che in apparenza è soltanto un pezzetto di pane.
Siamo usciti trasformati da questo incontro.
Ognuno con un segreto di felicità in più dentro al cuore, ed è stato Gesù a lasciarcelo.
Nemmeno quando ha iniziato a piovere (e non poco), quando il vento si è fatto forte, i rifugi improvvisati volavano via e l'acqua si infilava da tutte le parti... nemmeno allora ci siamo lasciati scoraggiare!
"Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia".
Abbiamo proprio imparato cosa vuol dire!
Così non resta che ringraziare il Signore per i doni che mi e ci ha fatto in questi giorni colorati, per i piccoli miracoli che ha fatto sbocciare dentro ciascuno di noi, perché il nostro cuore ha avuto il coraggio di abitare il cielo.
Signore grazie, perché mi regali una vita grande e bellissima.